Malattie zoonotiche: quali sono

Chi sceglie di condividere la propria esistenza con un dolce compagno peloso e scodinzolante, deve sempre tenere presente che si tratta di un essere vivente senziente, e che ha dei bisogni, sia fisici che emotivi. I cani sono animali d’affezione molto particolari, perché l’umano con cui convivono diventa il centro del mondo, la loro voce, i loro occhi e la loro anima ma, soprattutto, è l’unico altro essere vivente a cui possono affidarsi, in caso di bisogno.

Ecco perché è fondamentale che quella di adottare un cane risulti una scelta consapevole e ponderata, sulla quale non è possibile tirarsi indietro nel momento in cui subentrano le prime difficoltà.

Se il cane sta male

Se il cane sta male, ad esempio, è importante accorgersi di quanto sta accadendo, anche se i sintomi non sono ben manifesti. Un cambio nell’atteggiamento, la mancanza di appetito, il fatto che resti nascosto in un angolino della casa, sono tutti segnali che bisogna cogliere, perché possono essere la conseguenza di qualcosa che è accaduto, e della quale magari non ci si è resi conto.

Molto spesso, quando il cane ha un problema fisico, questo non si manifesta con sintomi evidenti, ma si evince proprio dal cambiamento che avviene nel modo di comportarsi del piccolo. Quando si gratta eccessivamente, ad esempio, bisogna immediatamente andare ad esaminare la parte interessata, per cercare di capire se la cute può essere lesionata e se, magari, si tratta di un danno che si è causato da solo.

Una patologia comune

Tra le patologie che interessano la pelle e il pelo dei cani, c’è la piodermite, una malattia molto comune, che viene trasmessa da uno stafilococco e dalla quale, per fortuna, è possibile guarire senza problemi.

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La piodermite è contagiosa? Per fortuna no, nè per gli animali né per l’uomo. Ci sono però altre patologie, che invece risultano trasmissibili da animale a uomo, e vengono comunemente definite zoonotiche.

Rabbia, salmonellosi e leptospirosi

Le più comuni, e anche le più pericolose di queste malattie nel cane sono la rabbia, la salmonellosi e la leptospirosi.

Di quest’ultima, in particolare, gli animali possono anche ammalarsi e restare portatori sani, ma per fortuna, i cani hanno a disposizione un vaccino specifico, che li protegge, pur non impedendo loro di essere il vettore della malattia. La rabbia, invece, viene trasmessa attraverso il morso del cane, con il virus che arriva all’interno dell’organismo tramite la saliva infetta dell’animale, la quale viene inoculata all’interno della ferita che viene inferta. Anche per questa patologia, esiste per fortuna una profilassi vaccinale efficace.

Anche la salmonellosi prevede una cura in grado di debellare la malattia, ma purtroppo il vettore di trasmissione, molto spesso, è proprio il cibo che diamo ai nostri piccoli amici, specialmente se si tratta di alimenti di tipo industriale.

Per quanto riguarda la sintomatologia, vomito e diarrea incontrollati sono il segnale che qualcosa non va. Se questi sintomi persistono per un arco temporale che va dai 3 ai 5 giorni, allora è davvero il momento di chiedere aiuto al veterinario. La cura è costituita da farmaci specifici, quando la malattia non risulta in uno stadio avanzato. Se invece il cane risulta immunodepresso, allora sarà il caso di intervenire con gli antibiotici.